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PROGETTO SOTTOMISURA 16.2 - PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA – PIF
Lo scopo del progetto è di validare un modello di agricoltura sostenibile basato sul mantenimento della fertilità del suolo mediante l’applicazione di pratiche agronomiche adeguate (sovesci) e di implementare l’adattabilità di varietà/popolazioni frumento tenero e duro a pratiche agronomiche low input in areali caratterizzati da prolungati periodi siccitosi tramite micorrizazione.
Tale modello garantirà agli agricoltori un reddito economico appropriato, un minore impatto delle pratiche agricole sull’ambiente.
Nel primo anno e nel secondo anno saranno valutati i dati di accrescimento, di produttività e di qualità della granella ottenuti dalle piante micorrizate rispetto ai relativi controlli. Per una migliore valutazione saranno rilevate le caratteristiche del network rizosferico e delle attività metaboliche delle piante per meglio comprendere i dati evidenziati dalle rese quali-quantitative agronomiche.
Questi dati saranno posti in relazione ai parametri climatici ed alle caratteristiche dei suoli per validare un approccio di modellizzazione che permetta una migliore previsione dei risultati agronomici in relazione alle variazioni climatiche attese implementando quindi la capacità di adottare piani agronomici più rispondenti alle previsioni climatiche attese.
Le indicazioni emerse dal progetto possono avere ricadute importanti nell’ambito dell’intera filiera produttiva legata alla coltivazione dei grani antichi. In primis si evidenzia la bontà qualitativa della farina ottenuta dai grani antichi in termini nutrizionali in grado di apportare beneficio (eubiosi) anche a livello del microbioma intestinale.
Inoltre, si è rilevato un positivo effetto della micorrizazione in termini di resistenza e resilienza delle coltivazioni agli stress ambientali caratteristici delle zone in cui si è svolto il progetto.
A livello agronomico questi aspetti hanno consentito di ottenere rese soddisfacenti a fronte di pratiche agricole meno intensive, ma che nel loro complesso hanno evidenziato un potenziale effetto di miglioramento della fertilità dei suoli e della biodiversità in accordo con le direttive dell’Unione Europea volte ad implementare l’ecostenibiltà delle pratiche agricole con implementazione dei concetti di neutral climate impact, di zero waste, nutrient effciency utilization, biodiversity improvement e di circular economy. Il progetto ha inoltre evidenziato le potenzialità a livello di territorio di poter esprimere terroir peculiari e caratteristici che rappresentano un elemento importante per caratterizzare il brand del prodotto legando la qualità dell’alimento alle caratteristiche del territorio.
Ulteriormente i risultati della parte di modellizzazione in relazione al clima presente e soprattutto a quello previsto nei prossimi anni hanno fornito confortanti indicazioni di un andamento positivo che permettono di prevedere aumenti delle rese produttive.
Questi aspetti, unitamente ad ancora possibili margini di miglioramento in relazione all’implementazione del breeding varietale ed al miglioramento degli approcci agronomici volti ad implementarne l’effetto di intensificatore ecologico abbinato all’utilizzo delle micorrize, garantiscono prospettive di ulteriore miglioramento nel futuro con la possibilità di implementare le rese sia in termini di riduzione dei costi che di miglioramento quali- quantitativo.
Tutto questo rende la filiera produttiva più efficiente sotto il profilo della sostenibilità e competitiva a livello di prodotto.
I principali beneficiari dei risultati del progetto saranno gli allevatori, i veterinari e i consumatori finali.
Ultimo aggiornamento
22.01.2024