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Gaio Cesare Pacini, Fabio Olmastroni, Lorenzo Ferretti, Francesco Serafini, Margherita Santoni
Comune di Sesto Fiorentino, Istituto per la BioEconomia – Consiglio Nazionale delle Ricerche
La sfida principale affrontata dal progetto è il degrado del suolo causato dalle pratiche agricole convenzionali e dalle attività industriali a Sesto F.no.
Questo modello si è dimostrato insostenibile nel lungo periodo, con conseguente perdita di fertilità del suolo, erosione, compattazione e riduzione della biodiversità.
Il suolo è fondamentale per la produzione alimentare e la salute degli ecosistemi, ma è minacciato dall'uso eccessivo di pesticidi e fertilizzanti, dalle pratiche di lavorazione profonda del terreno e dai sistemi di monocoltura. Il progetto prevede una serie di attività volte al coinvolgimento degli stakeholder della Quadruple Helix nell'elaborazione di un Territorial Management Agreement che costituirà la base per la formulazione della proposta di un nuovo Biodistretto.
Il futuro Biodistretto di Sesto Fiorentino rappresenta un nuovo modo di vivere per il territorio ed i suoi utenti, che mira a valorizzare le specificità territoriali attraverso l'integrazione di progetti ambientali, sociali ed economici.
Questo progetto consentirà di avviare un processo di ascolto partecipativo basato su un approccio multi-stakeholder. Il compito sarà quello di fungere da catalizzatore per coinvolgere tutte le componenti del territorio di Sesto Fiorentino, favorendo l'aggregazione intorno a una visione condivisa e in sinergia con le politiche ambientali, per rilanciare lo sviluppo dell'agricoltura in un'ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La fase iniziale del processo partecipativo è promossa da questo progetto.
L'approccio innovativo proposto si basa sull'agroecologia. L'agroecologia è per definizione un processo innovativo e creativo di interazione tra i piccoli produttori e il loro ambiente naturale, che si sviluppa lungo l'intera catena agroalimentare, collegando gli agricoltori con altri agricoltori, in equilibrio con le risorse naturali ed in relazione con i consumatori che sostengono le pratiche agroecologiche. Si tratta di un concetto emergente per il settore agricolo europeo, con un enorme potenziale grazie alle peculiari caratteristiche socio-culturali, biofisiche e politico-economiche della regione, soprattutto se le ricche tradizioni agricole e l'elevata biodiversità venissero sfruttate a pieno per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili e suoli sani.
Inizio: 01/07/24
Conclusione: 30/06/25
finanziato ANCI Toscana nell'ambito del progetto Horizon Europe “Healthy Municipal Soils (HuMUS)” (Project number 101091050)
Ultimo aggiornamento
24.07.2024