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loc. Spedaletto - 50060 Pelago (FI) Compagine sociale: Ministero per le Politiche Agricole e Forestali |
Il R.D. n° 2236 del 1929 ratificò la costituzione in Firenze di un Ente Morale denominato “Ente Consorziale Interprovinciale Toscano per le Sementi” ECITS. L'Ente era stato istituito in attuazione dei dispositivi dettati dal R.D. L. 29 luglio 1925 n° 1314, concernente “Provvedimenti per incoraggiare la produzione di sementi elette”. La formale costituzione era già avvenuta con atto pubblico in data 12 maggio 1927. Lo scopo era quello di “produrre e distribuire sementi selezionate sia locali che importate” ed altresì quello di controllare la produzione sementiera, analizzarla, certificarla e di impiantare campi di orientamento e campi per la selezione di varietà locali. |
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Oltre al contributo dello Stato, l'Ente ebbe l'appoggio finanziario di Enti Toscani componenti il Consiglio di Amministrazione dell'Ente stesso: Cassa di Risparmio di Firenze, Monte dei Paschi di Siena, Consorzio Agrario Cooperativo di Firenze, Consorzio Agrario Cooperativo di Siena e Grosseto, Consorzio Agrario Cooperativo di Arezzo, l'Amministrazione A e M. di Frassineto, Consiglio Provinciale dell'Economia di Firenze. Al momento della costituzione la Presidenza fu affidata al Prof. A. Serpieri, (Wikipedia) mentre l'operatività dell'Ente venne delegata ai Direttori dell'Istituto di Agronomia. Il Consorzio avviò la propria attività dando attuazione a quello che era lo scopo statutario, con l'apposizione di un marchio, la pubblicazione di Annali e materiale divulgativo nonché la realizzazione di ricerche che facevano particolare riferimento alla cerealicoltura ed ai problemi pratici dell'agricoltura di alta collina e di montagna. |
L'azienda di Spedaletto alla Consuma (FI) |
Il professor Marino Gasparini |
L'obiettivo di quel periodo era quello di incrementare la produzione di frumento, sia aumentando la capacità produttiva delle varietà impiegate che ampliando la superficie coltivata con la conquista di terre ad alta quota. Ciò imponeva studi sull'introduzione di nuove varietà e sui modi di accrescere la fertilità di quelle terre povere ed anomale. Il lavoro venne affrontato da Alberto Oliva e da Marino Gasparini (elenco pubblicazioni). Nei primi tempi l'Ente poté svolgere le sue ricerche, oltre che in aziende di agricoltori disponibili, sui due ettari e mezzo di Filipiomboli (Ferrano - Pelago); dagli anni '60 allargò la sua attività nell'azienda sperimentale di Spedaletto che il Prof. Gasparini era riuscito ad acquisire. |
Gli studi offrirono importanti contributi: la conoscenza dei terreni di montagna e la base della loro fertilizzazione; l'individuazione e la costituzione di nuove razze e varietà resistenti alle avversità climatiche e patologiche di quegli ambienti, la scelta di specie foraggere adatte alla formazione di prati artificiali da vicenda, il perfezionamento degli ordinamenti produttivi e la difesa di queste aree marginali dai rischi del degrado. Vennero così diffuse tre varietà di frumento tenero che risultano ancora iscritte al Registro nazionale delle varietà. L' Est Mottin 72 venne costituito nel 1937 da Oliva per selezione di una popolazione dell'alta Savoia, il Verna nel 1953 da Gasparini per selezione pedigree dall'incrocio Est Mottin 72 x Mont Calme 245 ed il Sieve nel 1966 sempre per selezione dall'incrocio Est Mottin 72 x Bellevue II. Non deve però stupire se le tre varietà rimangono iscritte al Registro. |
Il professor Alberto Oliva |
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Esse infatti posseggono elevate capacità di adattamento alle condizioni montane, ossia particolare rusticità e resistenza alle più estreme condizioni climatiche e pedologiche. La loro coltivazione è pressoché scomparsa nell'Appennino settentrionale in conseguenza dell'abbandono delle attività agricole ma è rimasta molto estesa in tutto l'Appennino centrale e soprattutto meridionale. Da queste zone infatti giungono pressanti richieste di seme. I cambiamenti strutturali dell'Agricoltura italiana intervenuti a partire dal dopoguerra, la grave crisi delle attività primarie in collina ed in montagna e il minore interesse verso la cerealicoltura in ambienti marginali, determinarono un progressivo rallentamento dell'attività dell'Ente. Nel 1996 è di nuovo emerso l'interesse per le attività dell'Ente, specialmente in seguito al crescente fabbisogno di seme qualificato, all'interesse suscitato dalle così dette colture da nicchia (officinali, da colore, ecc.) ed alle richieste di seme in purezza delle varietà a registro nelle aree meridionali. Ciò ha sollecitato una ripresa delle attività dell'Ente. Nel 1999 i consorziati hanno deciso su invito della stessa Università di procedere alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione il quale una volta insediatosi, nell'approfondire l'esame della situazione dell'Ente, si è reso conto che per poter rendere completamente funzionale il Consorzio doveva adeguare la struttura giuridica ricercando al tempo stesso uno scopo sociale più in linea con le nuove esigenze della produzione agricola sfruttando appieno le potenzialità offerte dall'azienda di proprietà, tenuto conto anche del ruolo di notevole supporto tecnico offerto dall'Università degli Studi di Firenze. (Testo di R. Landi) |
Mappe dell'azienda |
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Foto aerea tratta da Ambiente Italia 3D |
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Google Maps Visualizza Spedaletto - Pelago - Firenze in una mappa di dimensioni maggiori |
L'attività odierna |
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Dal 1999 l'azienda ha ricominciato l'attività di conservazione e selezione delle varietà di frumento che videro la luce sulle sue pendici. In particolare produce circa 15-30 q.li l'anno di nucleo pre-base della varietà Verna tale quantità viene quasi completamente conferita al consorzio agrario di Siena che si occupa della commercializzazione del seme destinato alla rimonta. Inoltre l'azienda mantiene in purezza le altre sue varietà di frumento: Est Mottin 72, Sieve, Arno e una selezione di Andriolo dell'Appennino Tosco-Emiliano, altre varietà che furono costituite dall'ex Istituto di Agronomia di Firenze denominate IAF e vecchie varietà utilizzate nel passato in Toscana e altre regioni italiane.
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Contatti Per l'acquisto in quantità di seme certificato di Verna rivolgersi al Consorzio Agrario di Siena - Polo Logistico Industriale via G. Rossi, 8 - Sinalunga (SI); Dott. Stefano Santiloni Tel. 0577230234 Per notizie informazioni varie relative all'attività dell'azienda e per visite rivolgersi a: Responsabile scientifico: Prof. Stefano Benedettelli
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Ultimo aggiornamento
18.02.2021