Paola Domizio, Monica Picchi, Francesco Maioli, Natascia Bartolozzi, Valentina Civa
Il progetto ToSca si innesta quindi sulle conoscenze e le competenze sviluppate nei precedenti progetti per andare ad analizzare l’impatto del legno di castagno sulla qualità dei vini ottenuti dalle varietà autoctone della Toscana e ottimizzare l’impiego del legno sottoposto a diverse tostature per l’affinamento dei vini rossi e la fermentazione e l’affinamento sur lies dei mosti dei vini bianchi.
In questo processo di rivisitazione in chiave moderna dell’uso dei carati in legno di castagno, che nell’enologia del passato avevano unicamente la funzione di contenitore ma che possono divenire veri e propri oggetti funzionali al processo di evoluzione e affinamento del vino, saranno approfonditi fenomeni e parametri fondamentali per la qualità dei vini, quali la cessione di composti aromatici e tannici, l’evoluzione del colore dei vini rossi, gli scambi gassosi e l’azione del materiale sui fenomeni ossidoriduttivi del vino.
I vini ottenuti nelle aziende partner nella vendemmia 2023 e 2024 saranno affinati o fermentati nei carati in castagno da 250 litri ottenuti per lo scopo e sottoposti a diversa tostatura. L’uso del legno di castagno sarà comparato all’interno di un preciso disegno sperimentale con la barrique in legno di rovere e con altri materiali quale l’acciaio. Le analisi periodiche dei parametri chimico-fisici e del risultato sul profilo sensoriale dei vini saranno realizzate ed elaborate dal DAGRI dell’Università di Firenze, partner scientifico del progetto.
Il percorso di studio porterà quindi a elaborare e mettere a disposizione delle aziende vitivinicole dei protocolli innovativi di uso della botte in castagno, che saranno in grado di valorizzare le varietà toscane e di esaltarne la connotazione territoriale, legata quindi non solo al prodotto del vigneto ma anche a quello del bosco locale.
Inizio: 16 maggio 2023
Conclusione: 16 maggio 2025
Regione Toscana - SOTTOMISURA 16.2 - PSR 2014-2022
Ultimo aggiornamento
03.12.2024